Una Difesa poco legittima per stupidità politica.
Questo argomento è molto spinoso ed io da profondo conoscitore cercherò di evincere alcuni punti di riflessione. Dopo le stupide evoluzioni dei governi del centro sinistra e delle crudeltà contro gli italiani, l’attenzione si è rivolta ancora una volta nel considerare di, aver privato il cittadino a potersi legittimamente tutelare, contro la flagranza di reato altrui che rappresenta una ignobile volontà nel non consentire a chi compie reati del genere, il totale annullamento delle azioni. Questo modus si è coordinato con le invasioni dei clandestini e il loro modo di reagire negativamente alle regole italiane, quelle norme giuridiche che tanto le istituzioni fomentano nei testi del sapere comune. Le carceri italiane sono in maggioranza piene, per cercare di porre rimedio invece di investire nella costruzione di nuove aree e di nuovi istituti carcerari si è voluto in relazione alla depenalizzazione dei reati minori, stringere le cinghie della giustizia e rendere più facilitata la metodologia interpretativa dei giudici sulle leggi. Annullare la legittima difesa o meglio ancora, esaltare la diavoleria dello stato di necessità e dell’eccesso di legittima difesa ai danni di chi subisce il reato . Avete sentito bene “Ai danni di chi subisce il reato”…per cui, chi si dovesse trovare nella malaugurata ipotesi di “pizzicare” un ladro in casa, ferendolo o uccidendolo, quindi difendendosi nel proprio domicilio, dovrà fare i conti con un giustizialista egoista e inutile, tutelato dalla sua casta e da strumenti legislativi inutili imponendo risarcimenti danni, non per il subente il danno quindi la vittima inconsapevole (il proprietario della casa) ma per l’agente del reato, ossia il ladro stesso che trovandosi in questo ipotetico stato di necessità, l’avrà vinta su tutti. Insomma la situazione è un po ingarbugliata, ed è proprio su questa confusione che i giudici basano la loro azione per condannare i responsabili, scontrandosi con quei principi di etica che non starebbero ne qua ne altrove. Ci sono stati molti precedenti, di persone vittime di denunce da ladri in uno stato di necessità, del resto avendo abolito il reato di clandestinità, i reati minori e la legittima difesa, il governo derelitto di comodo ha dato un duro colpo all’opinione pubblica ed al diritto insito in ognuno di noi.
Nel 2016, venne in mente al segretario di IDV di presentare un iniziativa popolare raccogliendo circa 2 milioni e 200 firme in tutta italia, si parlava di inviolabilità del domicilio e l’attenzione mirava proprio su alcuni elementi:
AUMENTO DELLE PENE DA 2 A 6 ANNI PER VIOLAZIONE DI DOMICILIO •
NESSUN RISARCIMENTO A CHI VIENE A RUBARE A CASA NOSTRA IN CASO DI DIFESA •
NESSUN REATO E CONDANNA PER CHI SI DIFENDE A CASA PROPRIA DA LADRI E DELINQUENTI •
Ma come tutte le iniziative popolari ci vuole molta fortuna nel rendere concrete certe azioni, che trovando un muro duro nella politica e tra le istituzioni sarebbe stato impossibile dedicare attenzione, per fini altruistici. Ma ritorniamo all’articolo in questione, l’articolo 52 del codice penale per intenderci, stabilisce come “Non sia punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio o altrui contro il pericolo attuale di un’offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all’offesa”
(Articolo spiegato su Altalex.com)
Cosa ci attendiamo? Un modo alternativo di intendere la legittima difesa, il diritto a difendersi per violazione di domicilio, il diritto alla proprietà privata e l’annullamento dello stato di necessità, per non parlare di formulare delle perizie psichiatriche alla casta giudicante tentennante con manie di dio politico…
Ma ci sarà qualcuno in questo mondo sociale che possa prendere contezza della situazione e dare maggior credito a chi si difende? Oppure si dovranno attendere manie di far west ai danni di tutti?