Immigrazione, una “piaga” prettamente europea?

Prima di scrivere questo post, ho riflettuto molto sul termine immigrazione e sulle influenze negative che avrei potuto destare nei lettori; ma se pensiamo bene a certe realtà socio economiche di molte città italiane, sono ben lieto di vedere che molti di voi, mi darebbero ragione e prenderebbero in considerazione che in fin dei conti le immigrazioni sono una minaccia per certi territori come l’Italia ed in particolar modo la SICILIA. E’ dura scappare dalle guerre, movimentare i nostri ricordi e quel poco che chè è rimasto per fuggire dalle persecuzioni, dalle guerre, dalla paura e quando la propria terra non puo’ essere riadattata al nostro vivere è naturale emigrare verso nuovi lidi. Ma la buona percentuale di immigrati non scappa da nessuna guerra, da nessuna mortificazione territoriale e da alcuna persecuzione. Queste persone sono edotte per un fine ben preciso, non vi è nessuna guerra, sono alimentate da organismi non governativi legate da accordi europei e dalla delinquenza locale le cui mire sono più tragiche di quanto possiamo immaginare. L’Europa in questione tiene a bada l’Italia governata da una politica sinistroide ferrea orientata ad accettare un gran numero illimitato di popolazioni islamiche in cambio di fiumi di consensi e denaro necessario per fomentare le casse altrui e le proprie. Non sembra una pazzia, ne il frutto di immaginazione, ma mettendo insieme i tasselli si giunge a comprendere qualche traccia sul complottismo, una piaga che corrode il respiro italiano dalla notte dei tempi.
Una famosa antropologa che ho sempre ammirato, nei suoi testi, Ida Magli, aveva ben chiaro il concetto di Dittatura Europea nel lontano 1980, aveva previsto molto più di quanto allo stato attuale il popolo mondiale possa riuscire a comprendere; I suoi scritti sul nascere sono passati sotto silenzio come il rapporto tra il sacro e il potere negli avvenimenti politici, fino ad individuare i fili, le tessiture di una falsa unificazione europea, considerato un progetto fallimentare dove ha avuto sede la fine della civiltà europea.

L’Immigrazione ad oggi è considerato l’insediamento forzoso di un popolo in un territorio che non gli appartiene; forzoso perchè in un territorio come l’Italia non più ricco per scarse iniziative altruiste di un governo comunistoide, aleggia una condizione sociale molto precaria, la povertà è ai margini, le città sono scarse di servizi e dove le mafie incancreniscono Regioni, Comuni e l’Italia intera; non puo’ esistere altro popolo se non gli Italiani stessi . L’Italia, da quando politicamente il centro sinistra ha governato, è stato vittima di azioni peggiorative, nei confronti del suo popolo che ha visto inibire la libertà, la giustizia, i diritti e la sopravvivenza. Il sistema immigrazione in Italia è un progetto europeo di inibizione e schiacciamento dei diritti e della libertà in un angolo consentendo a questi popoli, di agire indisturbati nel commettere stupri, spaccio di droga, furti e spingendo la giustizia rossa a proferire le mani di conforto per il loro operato. Gli ultimi fatti di cronaca ne sono una prova. Io personalmente non posso che star male davanti allo scempio provocato dalle ondate di “marea nera” che lambiscono le nostre coste coordinate da stupidi ministri italiani del centro sinistra. Cosa sarebbe giusto fare? Chiudere i porti italiani e spingere un buon ministro degli esteri ad intervenire per evitare gli sbarchi ulteriori evitando il business umano. In questo modo si potrà evitare di fomentare la criminalità a vendere gli esseri umani come carne da macello. Ma questo grido di dolore è solo un suono scarso e privo di volume, perchè ormai questo governo non ha nessuna intenzione di sospendere i fiumi di denaro che riceve, con la lieta collaborazione della mafia italiana e internazionale. Dobbiamo resistere? Chi vivrà….vedrà…

#laveritailluminalagiustizia

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