Un sussidio incondizionato come strumento per accattivarsi voti.

Ormai siamo lo zimbello dell’europa, per lo sperpero di denaro senza un fine sinallagmatico. Da quando è stato messo in funzione il Reddito di Cittadinanza, la gente non ha voluto saperne di lavorare. Pensare che, sarebbe potuto essere uno strumento efficace se il plafond operativo fosse stato conteggiato secondo un piano programmatico di domanda e offerta per il tramite operativo dei Navigator che a sua volte avrebbero affiancato gli operatori degli ex Uffici di collocamento, oggi Agenzia dell’impiego. Ma questo in realtà non è successo poichè la beffa del movimento 5 stelle è stato quello di far credere fischi per fiaschi (dopo aver organizzato il bando per la selezione dei Navigator, lasciandoli poi nel dimenticatoio) e concentrandosi su misure di distribuzione incondizionata di un sussidio reddituale tra coloro che non avrebbero potuto sopravvivere semplicemente con le misure di sostegno economico. Ma come tutti gli inutili strumenti erogativi che lo Stato del benessere e assistenziale (Welfare State), ha varato nel corso dei secoli, il reddito di cittadinanza ha contribuito in parte al sostegno, ma non ha permesso ai beneficiari di svolgere un attività; non per mancanza di lavoro ma per capacità cognitive dei percepienti più orientati a godere l’ozio senza far nulla e percepire denari. Nella massa dei percepienti facciamo rientrare quelle categorie di individui, tra cui mafiosi, ex terroristi in carcere ed altre tipologie che in un modo o nell’altro sia riuscito a convivere con questa pratica e remunerativa vita . I paletti come barriere all’entrata che fine hanno fatto?

Un altra domanda naturale che dobbiamo porci e che naturalmente questo governo ha varato è: fino a quando durerà questo modus illecito di distribuire redditi a chichessia?

Un noto economista Guy Standing ha considerato come un reddito del genere avrebbe potuto svilupparsi ancora di più molta più con la garanzia di una forza lavoro evoluta nel tempo. Quindi non più un forma di Stato Welfare, ma un tipo di Workfare, con il condizionamento di accettare il lavoro previa privazione dell’emolumento. E’ quindi la giusta strada per un mercato del lavoro autoritario, con terribili conseguenze distributive. Solo le persone capaci e meritevoli avrebbero una sicurezza di base . La presenza di un reddito di base con l’obbligo di accettare il lavoro, per come era stato sviluppato nel progetto del reddito di cittadinanza; rafforzerebbe il potere contrattuale anche delle categorie più deboli. Ma calibrare gli strumenti per un fine più equo è fantascienza. Vedremo.

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