Un mondo di…pagliacci
In questi giorni le tv e le radio hanno rilasciato una notizia a dir poco martellante, ma nello stesso tempo triste, riguardante l’uccisione del giovane Willy, un ragazzo trucidato da 4 balordi . In questa cornice, il ragazzo era di colore e i balordi erano italiani. Una settimana prima un altro ragazzo viene accoltellato da due balordi delinquenti, questa volta la vittima in questione era un italiano e i due delinquenti, due stranieri. La cornice ha un filo comune, la cattiveria ed le vittime sono due esseri umani innocenti. Dal punto di vista mediatico cambia di molto, se a far accendere la miccia sono personaggi politici nel circuito di un centro sinistra egoista e pagliaccio. Il motore di questo cenno di giustizia si muove immediatamente e con azioni investigative un po troppo veloci, riesce a catturare i responsabili. I funerali vengono onorati con “picchetti” istituzionali, di basso contenuto morale ma di grande efficienza visiva a contenuto liberatorio limitato. Ai funerali del povero Willy, le istituzioni presenziano con le magliette bianche ad onorare la giovane vita, vittima di discriminazione razziale. Per FILIPPO LIMINI il 25 enne ucciso dai due albanesi all’uscita da un locale, zero notizie. Allora valutiamo queste due scene: Le situazioni dovrebbero essere uguali per tutti? No!!! Quando ad essere vittima è un individuo straniero. Ma non sono tutti esseri umani? No, se ad essere ucciso è un “rappresentante” di un modello di sistema sociale che viene spinto con forza coattiva alla convivenza politica, distorta, un capro espiatorio . Volete mettere un italiano ucciso da due stranieri tutelati da quella politica viscida e distorta del centro sinistra? Le informazioni vengono depistate e i mass media trattenuti dal governo si coordinano per condizionare l’opinione pubblica nell’accettazione di quello che vuole il governo, facendo prestare attenzione sul ruolo attivo e umano delle “risorse”. I falsi e i moralisti si muovono come pedine impazzite ad onorare la vittima esemplare del sistema, lasciando fuori gli italiani. Quest’ultima espressione è ormai di casa e ci ostiniamo a prendercene cura, #primagiitaliani .
Questa tattica politica è la piu’ viscida e schifosa che ci sia. Quanti pagliacci vedremo ancora, scrollarsi dal corpo le impunità e le colpevolezze insite nel loro credo? Riposa in pace Filippo e scusaci Willy, siamo Italiani.