Quando il diritto all’informazione viene considerato il pericolo pubblico numero 1….
Ne succedono troppe e tante, tra ostacoli, muri di gomma di diverso genere e organizzazioni addestrate a far tacere piuttosto che portare a conoscenza una certa notizia, si finisce sempre per rimanere intasati e buttati fuori dall’autostrada della verità. L’Italia, il mondo intero sono vasi di pandora che non intendono aprirsi; il più delle volte questo dipende da molte fonti che si piegano facilmente alla totale omertà; meglio zittirsi e non raccontare la verità su certi accadimenti; si vivrebbe meglio. Recentemente sono rimasto sconcertato dalla tela del ragno francese, la cui giornalista investigativa Ariane Lavrilleux, è stata arrestata per il suo lavoro d’inchiesta sulla pubblicazione di alcuni documenti circa il coinvolgimento dello Stato Francese in esecuzioni civili in Egitto. Tutto questo ormai è prassi considerando il fatto che molti governi tra cui anche l’Inghilterra e gli Stati uniti in primis sono tracciate nelle atrocità raccontate da Ganser nel Suo libro e sono una fonte inesauribile di realtà a noi sconosciute che ci segnano profondamente. L’Europa si sta muovendo in maniera illecita proprio per blindare tutte quelle realtà che dovrebbero essere portate a conoscenza dell’opinione pubblica. Ricordiamo anche Julian Assange il fondatore di Wikileaks, incarcerato in Inghilterra con l’idea di trasferirlo negli Stati Uniti desiderosi di chiuderlo a vita o praticamente sopprimerlo. Con lui troppi giornalisti alcuni soppressi in modi atroci, o fatti a pezzi altri in quelle carceri riservati ai peggiori criminali dell’universo umano; perchè del resto persone di questo stampo dedite alla ricerca della verità sono viste come ostacoli al perpetrarsi dellla malvagità insito in coloro che agiscono con il desiderio di guadagni e potere.
Ma quali regole a tutela delle informazioni ?
- Legge europea sulla libertà dei media. (European Media Freedom Act);
- Art. 21 Costituzione Italiana – Diritto di cronaca
- Art. 19 Dichiarazione Diritti Umani
- Art.51 del codice penale italiano